Langchain 1.0
Il 22 ottobre 2025, LangChain ha raggiunto finalmente la versione 1.0. Dopo ben tre anni, questa milestone rappresenta qualcosa di molto diverso sia rispetto alle versioni precedenti del framework, sia rispetto agli altri competitor , che nel frattempo sono diventati parecchi, creando anche un po’ di confusione e smarrimento per chi si trova a definire l’architettura software di un nuovo progetto.
Per far capire quanto sia volatile questo mercato, vale la pena notare che il framework sviluppato da Microsoft chiamato “AutoGen”, con 51k+ stelle GitHub, è recentemente entrato in maintenance mode, poiché Microsoft ha deciso di concentrare i propri sforzi sul Microsoft Agent Framework che, ovviamente è molto più integrato con i servizi per la GenAI di Microsoft.
La parola chiave adesso è dunque “Agent”, per cui assistiamo ogni settimana all’arrivo di un nuovo strumento che promette di semplificare lo sviluppo di agenti AI, ma spesso si tratta di wrapper che funzionano molto bene in un caso didattico ma che, in un contesto enterprise, introducono più complessità di quella che risolvono.
Eppure, LangChain 1.0 merita attenzione per almeno un paio di ragioni:
- l’introduzione di strumenti semplici ma efficaci (es: il concetto di “middleware”) per facilitare l’implementazione di tecniche di context engineering, allo scopo di ottimizzare la dimensione della finestra di contesto e ridurre il consumo di token
- l’esperienza generale per la community di sviluppatori, che finalmente vedono risolti i principali problemi che affliggevano le versioni 0.x.
Problemi Risolti in LangChain 1.0
| Area | Issue (v0.x) | Risoluzione (v1.0) |
|---|---|---|
| Breaking Changes Frequenti | I frequenti update introducevano spesso delle regressioni, rompendo il codice esistente. Di conseguenza, gli sviluppatori erano spesso vincolati a rimanere a versioni obsolete oppure al forking per mantenere forzatamente la retro-compatibilità. | Il team di Langchain ha preso un impegno esplicito con la community: “nessun breaking change fino alla 2.0”, dunque semantic versioning rigoroso, note di deprecation chiare con relativo migration path, e separazione del package langchain-classic per retro-compatibilità con i costrutti della versione 0.x. |
| Documentazione Scadente | Documentazione in ritardo, esempi obsoleti, frammentazione/inconsistenza tra versioni Python/JavaScript. | Sito docs completamente ridisegnato (docs.langchain.com), documentazione unificata Python + JavaScript con esempi paralleli, guide concettuali condivise, API reference consolidati, strumenti di ricerca e navigazione intuitivi. |
| Astrazioni Eccessive | Astrazioni troppo pesanti: gli sviluppatori dovevano districarsi tra numerosi layer per modellare processi di dettaglio e comprendere il comportamento di componenti non necessarie, sprecando tempo ed energie | Sistema middleware per controllo fine-grained, design trasparente (nessun prompt nascosto), costruito su LangGraph per accesso alle API di basso livello |
| Inefficienza nell’utilizzo di token | Esistono casi documentati di enorme inefficienza, fino al 166% in più del costo rispetto ad una implementazione manuale, batching subottimale, chiamate API nascoste. | Structured output integrato elimina chiamata extra, efficienza runtime LangGraph ottimizzata, utilizzo dei middleware per context management esplicito, summarization automatica. |
| Dependency Bloat | Anche per progetti piccoli e con poche reali dipendenze (integrazioni, tool, vectordb, etc) Langchain richiedeva l’installazione di un numero impressionante di dipendenze, creando dimensioni di installazione significative e soprattutto introducendo potenziali vulnerabilità e conflitti. | E’ stata introdotta una struttura dei pacchetti più pulita e razionale, con langchain-core che contiene le astrazioni di base, partner packages standalone per ogni provider, ed il pacchetto langchain-classic per la retrocompatibilità. |
| Mancanza Type Safety | Mancanza di un meccanismo di type-safety, soprattutto nel caso di utilizzo di tool o function call | Type hints per content blocks, integrazione Pydantic nativa, error handling esplicito. |
Una breve overview su alcuni dei principali Framework per la GenAI
Un modo per valutare l’impatto delle nuove funzionalità di Langchain, è quello di contestualizzare la discussione esaminando il panorama competitivo. Nel fare ciò mi sono limitato a considerare solo quattro framework, ciascuno con approcci architetturali e filosofie distinte. Nella mia modesta visibilità, essi sono i più noti ed utilizzati, ma ovviamente esistono molte altre soluzioni, alcune delle quali potrebbero essere più adatte a casi d’uso specifici.
LangChain: L’Ecosistema Completo
Con 119.000 stelle su GitHub, 19k+ fork e 1.500+ contributori attivi, LangChain rappresenta indiscutibilmente il framework più adottato nel settore. Sul fronte dei download, parliamo di più di 80 milioni mensili su PyPI e circa 3.5 milioni su NPM, con una crescita del 220% su PyPI e del 300% su NPM tra Q1 2024 e Q1 2025.
Ma i numeri, da soli, dicono poco. Ciò che contraddistingue LangChain è l’ecosistema creato attorno al framework: non è semplicemente un framework, ma una piattaforma completa che include LangGraph per l’orchestrazione avanzata, LangSmith per l’observability (verosimilmente l’elemento più importante per il modello di Business dell’azienda), e oltre 600 integrazioni pre-costruite.
LlamaIndex: Lo specialista del RAG
LlamaIndex (44.000 stelle, 4 milioni di download mensili) ha optato per una specializzazione verticale. Nato come framework focalizzato sul Retrieval Augmented Generation, funziona molto bene in tutti gli use cases relativi alla gestione di knowledge base e l’indicizzazione di documenti. L’architettura AgentWorkflow offre un approccio più semplice rispetto a LangChain per casi d’uso specifici, ma questa semplicità è anche il suo limite: quando si esce dal dominio del RAG puro, la mancanza di funzionalità enterprise diventa evidente.
CrewAI: Orchestrazione di Agenti Semplificata
CrewAI (40.000 stelle, 1.8 milioni di download mensili) propone un paradigma incentrato sulla collaborazione di Agenti. L’astrazione “Crews” è intuitiva e il framework è effettivamente più accessibile per sviluppatori che approcciano per la prima volta la GenAI. Tuttavia, questa semplicità si paga in termini di controllo granulare: le capabilities di human-in-the-loop sono basilari, e l’assenza di un sistema di observability comparabile a LangSmith limita l’utilizzo in scenari di produzione reali e complessi.
Haystack: Il Veterano del Search
Haystack (21.000 stelle) rappresenta un approccio più tradizionale, con un’architettura a pipeline DAG piuttosto rigida, anche se nella versione 2.0 hanno introdotto diverse estensioni e semplificazioni. È solido, affidabile, ma meno flessibile nell’orchestrazione di workflow complessi. Non supporta nativamente human-in-the-loop, e il suo focus rimane più vicino al search semantico che all’orchestrazione agentica avanzata. Dispone di circa 80 integrazioni, un numero rispettabile ma lontano dalla copertura di LangChain.
Menzione d’Onore
Oltre ad AutoGen, che abbiamo già citato, un’altra menzione d’onore va a Semantic Kernel (26k+ stelle su github), il framework supportato da Microsoft, gode di una elevata adoption in ambienti enterprise ma con un ecosistema di integrazioni più limitato (circa 25) e una community significativamente più piccola.
Le Dimensioni del Confronto
1. Gestione degli Agenti
Qui emergono differenze architetturali fondamentali. LangChain con LangGraph utilizza un approccio basato su grafi di stato, dove ogni nodo rappresenta un’operazione e gli edge definiscono transizioni condizionali. Questa architettura, sebbene più complessa inizialmente, offre potenza espressiva superiore: state management robusto, checkpoint automatici, capacità di ripresa dopo crash.
La nuova API create_agent di LangChain 1.0 rappresenta un cambio di paradigma significativo. Costruita sul runtime battle-tested di LangGraph, permette di creare agenti production-ready in cinque righe di codice mantenendo piena potenza per streaming, error handling e retry logic.
CrewAI contrappone un modello più lineare e intuitivo, dove definire un team di agenti è effettivamente più immediato. Ma quando si necessita di orchestrazione complessa con branch condizionali, cicli, o gestione di stato sofisticata, l’architettura mostra i suoi limiti.
LlamaIndex si posiziona nel mezzo con AgentWorkflow, un approccio che bilancia esplicitezza e potenza, ma rimane inferiore a LangGraph per scenario multi-agent complessi.
2. Sistema di Tool e Integrazioni
Questo è il punto dove il gap a mio avviso è incolmabile. LangChain offre 600+ integrazioni pre-costruite, dalle API REST a Slack, Notion, Google Drive, database SQL, vector store, servizi cloud. LlamaIndex ne ha un numero moderato, CrewAI riutilizza le integrazioni di LangChain, Haystack si ferma a circa 80.
Non è solo una questione di numeri. Avere integrazioni native significa meno boilerplate, meno bug, meno tempo dedicato a scrivere adapter custom.
3. Memoria e Gestione dello Stato
Langchain ha recentemente introdotto il concetto di durable execution, attraverso cui lo stato dell’esecuzione viene salvato automaticamente, permettendo workflow che possono durare giorni, sopravvivere a restart del server, e riprendere esattamente dal punto di interruzione tramite l’utilizzo di checkpoint.
Questo meccanismo può essere utilizzato per implementare facilmente pattern di tipo Human-in-the-loop per pausa esecuzione e review, oppure time-travel debugging, tramite cui è possibile tornare indietro ed esplorare azioni diverse.
Tra gli altri framework, CrewAI offre state management più semplice ma meno potente. Sia LlamaIndex che haystack gestiscono lo stato in maniera più esplicita e demandandolo dunque allo sviluppatore. Nessuno dei competitor offre la combinazione di persistence automatica, time-travel debugging, e streaming di eventi che LangGraph fornisce nativamente.
4. Integrazione con LLM e Portabilità Multi-Provider
Qui LangChain 1.0 introduce una feature molto interessante: Content Blocks Standard API risolvendo il problema della inconsistenza delle risposte dei modelli di provider diversi. OpenAI restituisce un formato, Anthropic un altro, Google Gemini un altro ancora. Questo lock-in a livello di formato dati costringe spesso gli sviluppatori a scrivere codice specifico per ogni provider.
La proprietà .content_blocks fornisce un’interfaccia unificata che funziona identicamente con OpenAI, Anthropic, Google Gemini, Azure, AWS Bedrock, Ollama, …. Supporta text, reasoning traces, tool calls, web search, code execution, contenuti multimodali.
A mia visibilità, nessuno tra gli altri competitor ha una soluzione comparabile con questa.
5. Semplicità di Utilizzo e Learning Curve
Pur con le semplificazioni della versione 1.0, le critiche a LangChain rimangono legittime. Il framework non è semplice per chi inizia. La curva di apprendimento è ripida, l’architettura stratificata (LangChain Core → LangChain → LangGraph → LangSmith) può disorientare, la documentazione, sebbene migliorata nella v1.0, rimane vasta e talvolta frammentata.
CrewAI e LlamaIndex sono indubbiamente più facii da utilizzare almeno per la realizzazione di casi d’uso semplici o prototipi. Anche per un semplice RAG o un’orchestrazione lineare di agenti, questi framework permettono di ottenere buoni risultati in meno tempo con meno codice.
L’Innovazione del Sistema Middleware
Vale la pena soffermarsi su una feature che LangChain 1.0 introduce e che nessun competitor possiede: il sistema di middleware. Questo è un esempio di innovazione architettuale che risolve alcuni problemi in modo elegante.
Il middleware fornisce controllo fine-grained su ogni step del ciclo di vita dell’agente senza dover scrivere codice a basso livello. Il middleware può essere inserito per vari scopi:
- Human-in-the-loop: pausa automatica dell’esecuzione per approvazione o editing prima di azioni critiche
- Summarization: comprime automaticamente la cronologia quando si avvicina al limite di token, ottimizzando i costi
- PII Redaction: oscura informazioni sensibili per compliance GDPR/CCPA
I punti di hook personalizzati permettono di intervenire in alcuni punti specifici before_model, after_model, before_tool, after_tool, on_error, on_start, e on_end per il controllo totale del lifecycle. Questa granularità elimina la necessità di fork o monkey-patching, pattern comuni con altri framework quando si necessita di comportamenti custom.
I Numeri di Langchain
I numeri che seguono non sono certo indicativi di qualità tecnica, ma indicano un momentum e una polarizzazione di mercato. In un ecosistema in rapida evoluzione, essere il framework con cui la maggior parte degli sviluppatori ha familiarità, per cui esistono più tutorial, più risposte su Stack Overflow, più case study, più integrazioni pre-costruite, crea vantaggi anche per una standardizzazione delle competenze più basilari.
- 119.000 stelle su GitHub (2.6x il competitor più vicino), con 19.627 fork e oltre 1.500 contributori attivi
- 76 milioni di download mensili su PyPI (30x i competitor), più 3.5 milioni su NPM
- Crescita downloads: 220% su PyPI e 300% su NPM tra Q1 2024 e Q1 2025
- 1.300+ aziende verificate che usano LangChain in produzione (dati 2025)
- 30.000+ membri attivi sulla community Discord
- 2.126 job posting totali che menzionano LangChain, di cui 294 posizioni specifiche “LangChain Developer” con salary range $40-$105/ora
- $260M raccolti attraverso 4 round di finanziamento:
- Seed (Aprile 2023): $10M - Benchmark Capital
- Series A (Febbraio 2024): $25M - Sequoia Capital, valutazione $200M
- Series B (Luglio 2025): $100M - IVP, valutazione $1.1B (unicorn status)
- Series C (Ottobre 2025): $125M - IVP, con nuovi investitori CapitalG (Google), Sapphire Ventures, e strategic da ServiceNow, Workday, Cisco, Datadog, Databricks
- Crescita valutazione: da $200M a $1.25 miliardi in 20 mesi (525% di aumento)
- LangSmith ARR: da $0 (launch febbraio 2024) a $12-16M di ARR in 18 mesi
LangSmith: L’Observability nativa
Un aspetto spesso sottovalutato è l’observability. Langchain supporta nativamente l’integrazione con LangSmith (basta settare una variabile d’ambiente) e fornisce trace completi di ogni esecuzione, cost tracking granulare per token usage, latency breakdown per ogni step della chain, A/B testing integrato, debugging visuale di chain complessi con time-travel capabilities.
La crescita di LangSmith è indicativa: da $0 di ARR al momento del launch (febbraio 2024) a $12-16 milioni di ARR in soli 18 mesi. Questo non è solo un prodotto complementare—è diventato un differenziatore per deployment enterprise.
Tutti gli altri competitor si affidano invece a tool di terze parti, a volte anche mature, ma che generano inevitabilmente ulteriore frammentazione.
Quando NON Usare LangChain
Per onestà intellettuale, va detto: LangChain non è sempre la scelta giusta.
Se stai prototipando un semplice RAG bot per uso personale, LlamaIndex è probabilmente più veloce. Se vuoi orchestrare un team di agenti con interazioni lineari senza complessità di stato, CrewAI è più immediato. Se hai bisogno di performance ottimale per un caso d’uso molto specifico, implementare da zero potrebbe essere più efficiente.
LangChain eccelle quando:
- Necessiti orchestrazione complessa multi-step
- Devi integrare multiple sorgenti di dati e tool
- Hai un prerequisito importante in termini di Compliance e audit trail
- Vuoi facilmente implementare l’observability
- Vuoi evitare vendor lock-in a livello di LLM provider
- Il progetto andrà in produzione e dovrà scalare
Se il tuo caso d’uso non rientra in queste categorie, valuta alternative più semplici poiché la complessità potrebbe non essere giustificata.
Conclusioni: Maturità in un Settore Immaturo
Il settore GenAI soffre di una proliferazione di strumenti che ricorda l’esplosione dei framework JavaScript degli anni 2010. Ogni settimana emerge un nuovo “game changer” che promette di rivoluzionare tutto, ma spesso replica funzionalità esistenti con variazioni marginali.
LangChain 1.0 rappresenta davvero una pietra miliare: dopo i primi travagliati mesi, l’azienda ha imparato dagli errori e la community è stata ascoltata, portando ad una architettura completa e matura.
Riferimenti e Fonti
Documentazione e Risorse Ufficiali:
- LangChain Official Blog: https://blog.langchain.com
- LangChain Documentation: https://docs.langchain.com
- GitHub Repository: https://github.com/langchain-ai/langchain
- LangGraph Documentation: https://langchain-ai.github.io/langgraph/
Case Studies:
- LinkedIn SQL Bot - 85M+ utenti attivi
- Klarna Customer Support - 80% riduzione tempi, 85M utenti
- Vodafone AI Chatbots - 340M+ clienti
- Cisco Platform Engineer - 10x productivity boost
Dati di Mercato e Survey:
- Stack Overflow Developer Survey 2025 - Usage statistics framework GenAI
- JetBrains Developer Ecosystem Survey 2025 - Adoption trends
- Google DORA State of DevOps 2025 - Enterprise deployment patterns
Analisi Finanziarie:
- TechCrunch - Series C funding announcement
- Contrary Research - Valuation analysis and market positioning
Metriche e Benchmarks:
- GitHub Stars & Contributors (dati novembre 2025)
- PyPI & NPM Download Statistics (mensili)
- Tonic Validate - Framework performance benchmarks